Chiodi

24 Chiodi

“Uno dietro l’altro, uno sull’altro. Dentro, più dentro. Chiodi come pallottole, legno come carne.
I colpi inferti dalla vita si susseguono sulla pelle e lasciano paure, dolori tiepidi che poi bruciano a ogni manciata di sale buttata sulle piaghe aperte. Alla sete di pace che ti grida dentro ti rispondono offrendoti aceto, quasi a disinfettarti la bocca, non a darle sollievo […]”.

Vale

Presentazione del Libro “Strabismi”

Già la dedica “Alle nostre nonne” fa pensare che questo “strabismo al plurale” riveli il difetto-pregio di vivere con un occhio rivolto al passato e l’altro che guarda al futuro. Un vivere che non dimentica mai le radici, la propria terra con tutti i suoi colori, profumi, eccessi, pigrizie, nostalgie, vittorie e sconfitte. Una terra che sembra avere plasmato come creta le due autrici di questo libro che, ovunque si trovino e qualunque cosa facciano, filtrano il tutto attraverso la propria “salentinità”. Ma questa spiccata appartenenza non le limita, anzi le proietta in modo singolare verso altri ed altrove con l’apertura mentale che consente loro di accogliere ogni nuovo stimolo con gioia, ogni bellezza con più consapevolezza, ogni dolore con maggiore forza.

Strabismi. Difficile sfogliarlo e leggerlo tutto d’un fiato, perché non è certo un romanzo, ma un distillato di realtà fermate nel tempo e nello spazio da un fotogramma che si riempie di significati, attraverso parole che hanno il sapore a volte di una carezza a volte di uno schiaffo. Si legge poco alla volta, cominciando da dove si vuole, riflettendo con calma, meditando in silenzio, commentando ad alta voce. Ma mai restando indifferenti. Foto che si fondono a testi come la musica di Battisti con le parole di Mogol: quella foto per quelle parole e quelle soltanto, con la misura di chi sa che una frase in più potrebbe stonare come un ritornello ripetuto una volta di troppo. Testi ed immagini in un matrimonio ben riuscito che punta all’unione perfetta, quella indissolubile.

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Difficile scegliere una pagina particolare, esprimere una preferenza per una foto di Raffaella o un testo di Valentina, ma se proprio fossi invitata ad incorniciare una di quelle pagine, terrei per me l’oro del grano con quella frase che è una magnifica sintesi del migliore programma possibile per il futuro dell’umanità: “Dite ai potenti della terra che questo è il colore dell’oro”, che sarebbe un magnifico manifesto con cui tappezzare i palazzi del potere politico e finanziario in tutto il mondo.

A Valentina e Raffaella il merito di aver realizzato un libro fuori dal comune, un utile strumento per provocare il pensiero, per allontanarci dalla superficialità in cui ci costringe troppo spesso la fretta. A loro l’augurio di poter riprendere la strada, zaino in spalla, che le porti verso nuove e avvincenti inquadrature, verso altre visioni poetiche di cui in futuro, speriamo, ci facciano partecipi.

 Marisa Fortuzzi

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Foto 27 Dicembre 2012_Presentazione del Libro “Strabismi”
da sx Prof. Stefano Cristante, Raffaella Calso, Valentina Chittano

Parla il Prof. Stefano Cristante

Parlano Raffaella e Valentina

Ulivo

Un abbraccio di nodi e storia. Dolore che si arrampica, vita che si dimena.
Il tuo tronco è pianta, ma è anche uomo perché si disegna sull’immaginazione che le forme del tuo essere stuzzicano.
Piccoli frutti che quasi si perdono tra i colori e i bagliori, ma che si trasformano in sangue dorato sotto la forza della pietra che fa stillare profumi unici.
Ti guardo al passaggio e la fretta lascia in me solo uno strascico di ammirazione. […]

Vale

ulivo

 

Luce

Fammi dono dei tuoi occhi
come il mattino regala il primo raggio di luce
che si riflette nell’acqua nelle buche
sulle strade.
In ciò che resta in una foglia silente e inosservata.
E la notte nera non c’è più.

Raffa

Ape

“Quando smetterai di stupirci, natura? Quando coprirai le tue nudità ammaliatrici per negare al nostro sguardo l’emozione del creato? Anche ciò che intimorisce diventa dolce nelle tue mani profumate di brina. Come fai a tirar fuori spettacoli sempre nuovi? […]”

Vale